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CASTRIGNANO DEL CAPO

giuliano di lecce

Castrignano del Capo, Leuca, Salignano e Giuliano, un territorio ricco di storia, cultura e leggende che si perdono nella notte dei tempi.
Il fascino del passato nelle mille testimonianze storiche: chiese, castelli, torri, grotte, antichi borghi.
La presenza dell'uomo in quest'ultimo lembo della penisola italica, che s'incunea tra il mare Jonio e l'Adriatico risale all'età del bronzo. Di quel periodo sono, infatti, i reperti archeologici rinvenuti nei diversi scavi, iniziati da Ulderico Botti nel 1871 e conclusisi dall'Università di Lecce quasi un secolo dopo.

Un viaggio a Leuca è come ritornare indietro e precisamente ai tempi di San Pietro, il quale in viaggio per Roma, sembra aver fatto tappa proprio qui.
Fu allora che il tempio, dedicato alla dea Minerva, sul promontorio japigeo, diventò luogo di culto cristiano.

Il Santuario è stato eletto a Basilica minore nel 1990; da allora la devozione verso la Madonna de Finibus Terrae è andata sempre più incrementandosi, tanto che oggi è meta di numerosissimi pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.

Nel piazzale, fa bella mostra di sé, una colonna mariana che risale al 1694, eretta ad opera di Filiberto Aierbo d'Aragona, duca di Alessano, sulla cui sommità è stata posta una statua della Madonna.

Solo un piccolo viale alberato separa Castrignano dalla frazione di Salignano.
In questo centro si può ammirare la Torre di difesa costruita nel 1550 come riporta un'iscrizione sull'architrave della porta d'ingresso. La Torre, alta quindici metri e larga venti, è dotata di dieci piombatoi e cinque cannoniere ed è a forma circolare.
Ultima frazione di Castrignano è Giuliano, un vero "gioiello" di storia, ricco di antiche testimonianze. Un bellissimo portale ci introduce nel centro storico, dove si può ammirare il Castello cinquecentesco, con il fossato e quattro bastioni, il menhir con "cappello" e la chiesa intitolata a San Giovanni Crisostomo.
Passeggiando per l'antico borgo, sono numerose le iscrizioni e le epigrafe che si possono notare sui muri delle vie.
Alla periferia del paese si trova la Chiesa di San Pietro, monumento nazionale di terza categoria.
La chiesa, che ha una lunghezza di 10 metri è stata costruita, come anche la Centopietre e la Chiesa di San Giovanni a Patù, altro piccolo comune dell'hinterland, con massi isodomi provenienti dall’antica città messapica di Vereto.
Dalle varie testimonianze storiche le origini risalirebbero al X secolo e sarebbe stata officiata dai monaci Basiliani o Benedettini.
La Chiesa si volle edificata per ricordare il passaggio di San Pietro dall’estremo lembo d’Italia

 

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