Torri costiere salentine, nella storia di Torre Pali e Torre Vado

Molti visitatori che approdano oggi in Salento, avranno sicuramente fatto caso, alle diverse torri collocate sulle spiagge del Salento, che in passato servivano come torri di avvistamento per controllare eventuali attachi dei saraceni che per lunghi anni, sono rappresentati una vera e costante minaccia per la terra d' Otranto e le coste salentine.

A partire dal XVI secolo, per ordine di Carlo V, numerose furono le strutture fortificate fatte costruire a difendere tutto il territorio salentino ed il Meridione, alcune resistite e rimaste intatte al passare dei secoli, altre parzialmente diroccate, ed alcune scomparse del tutto.

Foto della Torre, Torre Pali - Marina di Salve

Chi avrà pertanto la possibilità di trascorrere le prossime vacanze a Torre Pali, e sulle altre destinazioni di alto richiamo quali Torre Vado, Torre Suda, Torre dell' Orso, in terra salentina, avrà la sicura occasione, tra una giornata in spiaggia ed una passeggiata ricreativa sul lungomare di osservare queste ormai antiche costruzioni, erette a difesa dell'intero territorio.

 In questo articolo andremo ad approfondire e riscoprire le origini nella fattispecie della Torre dei Pali e di Torre Vado quelle che geograficamente ricadono in Salento, sulla zona Maldive, e fra le ultime che si incontrano, oltre a quella di San Gregorio, proseguendo in direzione sud sulla costa ionica salentina.

La Torre dei Pali, fu edificata ed ultimata nel 1563, e composta da un unico vano dotato di una scala tramite la quale si raggiungeva la garrita di vedetta della torre, alla quale venne aggiunto una decina di anni dopo, un falconetto (cannone di bronzo), a rafforzare la struttura difensiva. Torre Pali e la sua torre, furono il teatro nel luglio del 1547, della storica rappresaglia armata, in cui si distinsero alcuni coraggiosi salvesi per la pronta risposta a scacciare l'assedio dei pirati, condotti dal turco "Torghoud Dragut", con armi da fuoco ed olio bollente,  dall'alto di quella piccola costruzione a poche decine di metri dalla terra ferma.

il Corsaro Torghoud Dragut

Altri attacchi dei saraceni sopraggiunsero a Torre Pali e in Salento nel secolo successivo, dopo la costruzione delle torri, e nel 1667 il territorio di Salve, fu nuovamente sotto l'assedio delle navi corsare, che tuttavia, furono messe in fuga sistematicamente dalla risposta armata dei locali, anche grazie ai cannoni ed alle colubrine inserite sulla torre.
Nella seconda metà del XIX secolo, le torri salentine e del meridione, anche per la graduale scomparsa delle scorrerie piratesche, furono progressivamente disarmate per ordine di Ferdinando II, Re delle Due Sicilie.

La Torre dei Pali, abbandonata ad un inevitabile degrado ed in preda alle incurie del tempo trascorso, arriva al giorno d'oggi, priva del tamburo superiore, i cui ultimi resti furono abbattuti da un fulmine nel 1970, e con un attuale tentativo di rafforzamento volta adesso a conservare l'identità di una piccola quanto ormai nota località del sud Salento.

Torre Vado, invece, fu chiamata così, in quanto edificata su un punto dove le acque sono poco profonde, e pertanto impiegato solitamente dai pescatori, come "vado", e cioè un facile guado per accedere al mare.
Essa ricopriva un ruolo esemplare, in quanto era una delle tipiche "torri cavallare", per via del cavallo impiegato dal corriere per allertare i paesi vicini, della potenziale minaccia di attacco da parte dei pirati.

 

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